Forse non molti sono consapevoli dell'importanza di questa mostra allestita a Barcis e dedicata dal CRAF a un personaggio tanto sconosciuto quanto fondamentale per la conoscenza del mondo rurale friulano e istriano immediatamente dopo la prima guerra mondiale. Paul Scheuermeier, nato nel 1888 a Zurigo, non è un fotografo, anche se usa magistralmente la macchina fotografica, bensì uno studioso, un ricercatore, un etnografo, un linguista, che partecipa a uno straordinario lavoro di rilevazione di usanze, linguaggi, ambienti in cui sono coinvolte sia la Svizzera che l'Italia .
Fa le sue ricognizioni sia in Friuli che in Istria. Tante sue immagini sono state utilizzate per l'allestimento, a Trieste, del nuovo Museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata, in particolare nella vasta sezione dedicata all'agricoltura, dove alcune immagini chiariscono efficacemente l'uso antico di certi attrezzi.
Ora Barcis apre uno squarcio sulla sua attività in Friuli ed è un vero peccato che la mostra duri solo un mese (chiude il 3 settembre), perché sarebbe utilissima anche a livello didattico. Non solo per capire la vita e la gente dei campi di cento anni fa, ma per verificare quanto la fotografia sia un prezioso strumento di studio e di divulgazione, se dietro c'è un progetto chiaro.