La galleria di Montuzza o della Fornace (attuale galleria de Sandrinelli) fu concepita fin dal 1901, insieme alla nuova linea tranviaria che l'avrebbe attraversata, per unire piazza Goldoni con la zona di San Giacomo. I progetti elaborati dall’Ufficio tecnico del comune prevedono due gallerie, congiunte da un tratto a cielo aperto, e una viabilità che avrebbe utilizzato strade preesistenti.
Il 19 agosto1904 iniziarono i lavori di perforazione del colle, dopo 15 mesi di lavoro e l'impiego di 350 minatori, il 18 novembre 1905 venne perforato l'ultimo tratto di roccia.
Il 26 ottobre 1907 l’ingegner Grulich attesta il collaudo e l’ultimazione dei lavori e riferisce che il pubblico già si serviva, durante l’esecuzione, della nuova scala.
Infatti tra il 1905 e il 1907 venne portata a termine la sovrastante scenografica Scala dei Giganti, opera degli architetti Ruggero e Arduino Berlam. Padre e figlio lavorano insieme, ma l'imbocco a tutto sesto e le arcate delle rampe laterali sono sicuramente da attribuire a Ruggero, mentre i dettagli vanno distribuiti tra i due, come si rileva dai disegni conservati presso l'archivio tecnico del comune.
La galleria venne aperta al transito il 10 febbraio 1908. Il costo complessivo fu di 4 milioni e 800mila corone.
Bibliografia
Caterina Lettis Scala dei Giganti in "Trieste 1872-1917: guida all'architettura", a cura di Federica Rovello. Trieste : MGPress, 2007, p. 257-260
da sinistra:
Antonio Gregori (fl. 1900)
Scala di Montuzza prima dell'apertura della Galleria Sandrinelli, 1901-1904
Inv. CMSA F23590
Fotografo non identificato
Lavori per il traforo del colle di Montuzza, 1905-1906
Inv. CMSA F20180
Fotografo non identificato
Galleria di Montuzza e Scala Giganti, post 1906
Inv. CMSA F9624