Il Comune, in virtù delle ampie competenze di cui disponeva, gestiva tutti i servizi pubblici necessari alla città e ai suoi abitanti: dagli acquedotti all'energia elettrica, dai trasporti cittadini alla sicurezza, dalle scuole agli ospedali.
Quello dell'acquedotto fu uno dei temi più spinosi per l'amministrazione. Trieste aveva sempre avuto problemi col suo rifornimento idrico, ma la situazione era andata peggiorando di anno in anno. Nel 1901 iniziarono i lavori di ampliamento dell'Acquedotto di Aurisina: vennero costruite nuove prese, installati nuovi macchinari per il sollevamento dell'acqua e la sua depurazione, e poste nuove condutture di convogliamento e distribuzione. Sopra il vecchio serbatoio di Gretta venne costruito a 120 m sul livello del mare un secondo bacino, capace di 3.000 metri cubi, per rifornire la zona alta della città e nel 1909 vennero effettuati ulteriori lavori di sviluppo della rete idrica che permisero di arrivare ad erogare 4.097.215 metri cubi d'acqua.
Una istituzione rivoluzionaria promossa dal Comune fu quella dei ricreatori, creati per alleviare la situazione di grave disagio in cui si trovava la maggior parte dei ragazzi delle famiglie povere, a rischio di emarginazione e delinquenza. Il primo ricreatorio, in via delle Sette Fontane, venne inaugurato il 20 giugno 1908, e intitolato al poeta dialettale Giglio Padovan. Aperto dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 di tutti i giorni feriali, la sua attività consisteva in giochi, esercizi, gare, lezioni di musica e di canto, teatro e ripetizioni scolastiche.
3. Mino Zanutto (1840-1913)
Effetti di bora su un tetto, via Caserma n. 3 (oggi via XXX ottobre), [8-12] febbraio 1895
Inv. CMSA F44878
L'accaduto è documentato su L'Indipendente:
Guasto alla rete telefonica urbana di Trieste
"Il gelo prodotto dalla violenta bufera che imperversò nel pomeriggio di ieri [7 febbraio], ricoprendo con uno strato di ghiaccio i fili telefonici, fu causa di gravi ed estesi guasti in tutta la rete urbana. Oltre a ciò per i grandi cavalletti in ferro, situati sui tetti delle case di via Caserma e di via dei Forni, ben cinque furon quasi divelti, in guisa che 400 fili telefonici, mancando di sostegno vennero spezzati...
Da parte della direzione delle poste e dei telegrafi fu già provveduto, affinché con l'impiego di tutte le forze e i mezzi possibili si proceda all'immediato ripristinamento delle linee interrotte; tuttavia siccome trattasi di un ingente lavoro di riparazione reso vieppiù difficile dal rigore della stagione e dallo stato dei tetti, questo lavoro non potrà essere compiuto in meno di dieci giorni.”
in L'Indipendente, a. 29, n. 6347 (8 febbraio 1895), p. 2
5. Umberto Kunad (1870-1946)
Gruppo di guardie municipali di Trieste, 2 novembre 1897
Inv. CMSA F9619
sotto:
4. Fotografo non identificato
Gruppo di bambini in un cortile d'ospedale, 1896 circa
Inv. CMSA F19822
6. Augusto Felzegy attr.
Lavori per l'acquedotto di Aurisina, 1901
Inv. CMSA F 2
7. Augusto Felzegy attr.
Lavori per l'acquedotto di Aurisina, 1901
Inv. CMSA F3
8. Fotografo non identificato
Commissione all'Usina del gas comunale : nel gruppo Carlo Hermet, gli ingegneri Piccoli, Guillermin, Mazorana, gli avvocati Aristide Costellos e Felice Venezian, 1902 circa
Inv. CMSA F11713
10. Augusto Felzegy
Opere murarie per la conduttura dell'acqua a Trieste, Fonti di Aurisina, 1909
Inv. CMSA F22899
12. Militärgeographisches Institut Wien (1839-1918)
Tram elettrico Trieste-Opicina, 1914 circa
Inv. CMSA F8161
La linea, proposta nel 1901 dall'ingegnere Eugenio Geiringer, è attiva già nel settembre del 1902.
9. Francesco Penco (1871-1950)
Scolari della V classe del Primo Ginnasio Superiore Comunale (oggi Ginnasio Dante Alighieri) col direttore prof. Sergio Cristofolini e il prof. Arnaldo Polacco, 1902-1903
Inv. CMSA F9115
sotto
11. Pietro Opiglia (1877-1948)
Ricreatorio Giglio Padovan con cipresso secolare, 1910 circa
Inv. CMSA F28616