Archivi on line come le foglie morte nel cyber-spazio

2 gennaio 2021.

Un bell'articolo di Filippo Ceccarelli (1), pubblicato sul Venerdì della Repubblica il 31 dicembre 2020 ci conferma l’attualità di un tema che vogliamo iniziare ad affrontare attraverso questo sito: la conservazione, l’incremento e la valorizzazione degli archivi online. Anzi vogliamo provare a costruire una sorta di guida agli archivi online, cercando così di venire in aiuto a coloro che con le biblioteche chiuse per il lockdown non sanno come procurarsi le fonti per saggi, tesi di laurea, ricerche scolastiche, articoli.

 

Apparentemente, in un momento in cui – a causa della necessità di isolamento imposta dalla pandemia da Covid 19 - non solo l’informazione ma anche tanti altri aspetti della vita si stanno necessariamente spostando dalla realtà fisica alla rete, la tecnologia sta facendo passi da gigante e il web ci sta fornendo enormi quantità di materiali di consultazione. E’ vero ma c’è anche un altro fenomeno da segnalare: dalla rete sta sparendo materiale pregiato che fino all’altro ieri rappresentava una fonte preziosa per studi e ricerche. “Come foglie morte di accartocciano nel cyber-spazio gli archivi elettronici dei giornali, col rischio che un altro colpo di vento se li porti nell’oblio degli spettri e infine nel nulla”: così comincia l’articolo, che prosegue citando i casi più gravi, come la recente scomparsa dalla consultazione del gigantesco archivio del quotidiano La Stampa (12 milioni di articoli dal 1867 in avanti che, tra il pessimismo di molti dovrebbe riaprire il 15 febbraio), ma anche le restrizioni alla consultazione dell’archivio dell’ANSA, della banca dati della Camera, dell’Unità.

Ceccarelli conclude amaramente: “Quando si trascura il passato, in genere il presente è un disastro, ma il futuro pure peggio”.

Altri articoli che lanciano l’allarme si trovano nel sito del polo archivistico dell'Emilia Romagna, nel sito dell'Avanti http://www.avantionline.it/salviamo-larchivio-storico-del-giornale-la-stampa/.

 

 

(1)    Nel 2015 Filippo Ceccarelli ha donato il suo enorme archivio professionale alla Biblioteca della Camera. La notizia si trova su : https://www.primaonline.it/2015/04/28/201867/il-giornalista-di-repubblica-filippo-ceccarelli-dona-il-suo-archivio-alla-camera-dei-deputati/


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Attorno al tema "Grande Trieste" oggetto di una mostra realizzata dalle istituzioni culturali civiche nel 2015 si è creato un gruppo di studiosi di storia della fotografia che si propongono, senza alcuno scopo di lucro, di utilizzare correttamente la rete per la promozione e valorizzazione del patrimonio di immagini storiche della città di Trieste e della Venezia Giulia, e in particolare di divulgare le ricerche condotte in occasione della mostra 1891-1914 La Grande Trieste, ma anche prima e dopo. 

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