Il bianco castello di Miramar, dall'esotico nome spagnolo, voluto dall'arciduca Massimiliano d’Asburgo sul promontorio di Grignano, divenne per vari membri della famiglia imperiale una delle sedi predilette in cui soggiornare per brevi o lunghi periodi, e da dove compiere crociere nell'Adriatico a bordo dello yacht imperiale S.M.S. Lácroma..
L'imperatrice Elisabetta vi dimorerà almeno quattordici volte; la principessa Stefania del Belgio, vedova di Rodolfo, sceglierà la cappella del castello per le sue seconde nozze; nell'agosto 1913 giungerà l'arciduchessa Maria Gioseffa con il suo seguito; anche l'arciduca Francesco Ferdinando, l’erede al trono, vi trascorrerà diversi periodi: nella primavera del 1913 con moglie e figli, dedicandosi a varie visite in città e passeggiate sul Carso, e nel marzo 1914, pochi mesi prima della morte, quando ospiterà l’imperatore tedesco Guglielmo II. Gli ultimi Asburgo che vi soggiornarono furono l'arciduca Carlo, futuro imperatore, con la moglie, Zita di Borbone Parma.
Il castello poteva essere visitato, quando non era abitato, pagando una modica tassa, mentre il parco era sempre aperto al pubblico. Dall'entrata una strada di due km portava al porticciolo di Cedas, a Barcola, e un'altra alla fermata della ferrovia, dove sorgevano varie osterie e l'Hotel Bellevue. Nell'andata per Trieste c'erano quotidianamente nove fermate dei treni della Meridionale, nel ritorno dodici, oltre ai treni festivi. Durante la buona stagione si poteva raggiungere il castello con un battello a vapore, ormeggiato al molo S. Carlo (oggi molo Audace).
20. Fratelli Alinari (1852-1920)
Castello di Miramare, 1910-1920
CMSA F2173
Oreste Zanutto (1869-1957)
Arciduchessa Zita di Borbone-Parma con il figlio Otto nel parco del Castello di Miramare, 1913 circa
CMSA F37881